Visualizzazione post con etichetta itinerari turistici. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta itinerari turistici. Mostra tutti i post

19/05/13

Escursioni ad Ischia, il sentiero delle baie (della Lucertola Blu)

Ad Ischia esistono vari sentieri di scoperta dell’Isola. I più famosi sono i sentieri della Lucertola, quattro percorsi che si snodano nel territorio di Barano d’Ischia che tu amico della natura potrai percorrere in autonomia. I punti di partenza sono indicati con un apposito segnale installato in punti ben visibili mentre una "lucertola" colorata ti accompagnerà lungo l'itinerario prescelto indicandoti il percorso da seguire.

Escursioni ad Ischia, il sentiero delle baie
Avrai la possibilità di passeggiare in zone tipiche dell'area mediterranea con scorci però unici che si apriranno di volta in volta al tuo passaggio.

Potrai avvicinarti alle tradizioni della nostra isola osservando i vigneti, gli agrumeti ed i tipici manufatti della cultura contadina che si alternano alle zone di macchia e di bosco.

Escursioni ad Ischia, il sentiero delle baie
La natura di Barano ti aspetta, metti le scarpe comode, prendi la macchina fotografica e parti alla scoperta.

Oggi uno dei quattro sentieri :

Il sentiero delle baie (della Lucertola Blu)











Caratteristiche: Vigneti, querce, fichi d'india, vista sulla fortezza "La Guardiola",
vedute panoramiche sulle baie di San Pancrazio, Maronti e Cava Grado.
Percorso: Testaccio, Monte Cotto, Testaccio
Punto di partenza: Testaccio (Barano) - piazzetta
Punto di arrivo: Testaccio (Barano) - piazzetta
Raggiungibile con: Bus linea 5.
Durata: 1.15 ore ca. difficoltà I°

13/05/13

Escursioni ad Ischia, il sentiero del santuario (della Lucertola Viola)

Ad Ischia esistono vari sentieri di scoperta dell’Isola. I più famosi sono i sentieri della Lucertola, quattro percorsi che si snodano nel territorio di Barano d’Ischia che tu amico della natura potrai percorrere in autonomia. I punti di partenza sono indicati con un apposito segnale installato in punti ben visibili mentre una "lucertola" colorata ti accompagnerà lungo l'itinerario prescelto indicandoti il percorso da seguire.

Escursioni ad Ischia, il sentiero del santuario
Avrai la possibilità di passeggiare in zone tipiche dell'area mediterranea con scorci però unici che si apriranno di volta in volta al tuo passaggio.

Potrai avvicinarti alle tradizioni della nostra isola osservando i vigneti, gli agrumeti ed i tipici manufatti della cultura contadina che si alternano alle zone di macchia e di bosco.

Escursioni ad Ischia, il sentiero del santuario
La natura di Barano ti aspetta, metti le scarpe comode, prendi la macchina fotografica e parti alla scoperta.

Oggi uno dei quattro sentieri :

Il sentiero del santuario (della Lucertola Viola)


Caratteristiche: Vigneti, castagneti, santuario della Madonna di Montevergine (località Schiappone), vedute panoramiche
Percorso: Vatoliere, Chiummano, Schiappone, Scarrupata, Terone,Vatoliere
Punto di partenza: Vatoliere (Barano)
Punto di arrivo: Vatoliere (Barano)
Raggiungibile con: Bus linea 5 (Via Vatoliere).
Durata: 2 ore ca. difficoltà II°

28/03/13

Il Borgo di Ischia Ponte

Oggi vi parliamo di uno dei Borghi più suggestivi dell’Isola di Ischia, il Borgo di Ischia Ponte.

Il borgo antico di Ischia Ponte, anche detto Borgo di Celsa per la presenza dei gelsi, è un antico centro di marinai e pescatori, la cui esistenza è documentata già nel XIII secolo.

Il Borgo di Ischia Ponte
Unico centro di Ischia, di tradizione più che altro contadina, da sempre dedito alla pesca, il Borgo ha avuto una grande espansione alla fine del ‘700, con il cessare delle incursioni dei pirati, quando l’attenzione si distoglie dal Castello, fino ad allora centro primario di vita e di riparo, e torna a concentrarsi sulla terraferma.

Il Borgo di Ischia Ponte
Per tutto il XVIII Ischia ponte è la città più ricca e prosperosa dell’isola, il suo destino va progressivamente staccandosi da quello del Castello che nel frattempo vive un periodo di decadenza, in seguito all’abbandono delle famiglie nobili e benestanti.

Lungomare Aragonese
Nel tempo la struttura del borgo, con vicoli stretti, palazzi signorili alternati a caratteristiche casette basse, si è conservata inalterata, così come le famose via Roma e Corso Vittoria Colonna che conducono alla "Mandra", l’antico villaggio dei pescatori.

Cattedrale dell’Assunta Ischia Ponte
Ha invece attraversato diverse vicissitudini la bellissima Cattedrale dell’Assunta, costruita nel 1301 e rimaneggiata nel 1700, quindi bombardata dagli Inglesi nel 1809. La cripta, decorata con affreschi della scuola di Giotto, conserva ancora le spoglie delle famiglie nobili dell’isola.

Lungomare Aragonese
Lo scalo di Ischia ponte è rimasto il preferito dagli Ischitani per molto tempo anche dopo l’apertura del Porto borbonico. Questa predilezione ha contribuito ad alimentare la vita e conservare florida l’attività del centro.


Per scoprire questo borgo ecco a voi un itinerario. L’itinerario percorre il centro di Ischia Ponte e mette in risalto chiese, edifici pubblici e abitazioni di particolare interesse architettonico. 

Itinerario Borgo di Ischia Ponte
Consigliamo di percorrere l'itinerario secondo il seguente criterio:


via Seminario (1-2-3),
via Marina (4), via Mazzella,
vico Stradone (5),
Lungomare Aragonese,
via Mazzella (6),
via G.G. della Croce (7),
via G. Rocca (8),
via G. da Procida (9-10),
via Mazzella (11/14),
via G.B.Vico (15).

L'itinerario può essere integrato con la visita al Castello tra i punti 6 e 7.

05/06/12

Epomeo in sella

Una tappa obbligatoria per chi vuole conoscere Ischia, conosciuta da sempre come isola di terra; una visita al Monte Epomeo.

Il Monte Epomeo in Sella
Una meta apparentemente irragiungibile ed aspra, dove la rigogliosa vegetazione cede il passo al tufo verde, ricreando un luogo di meditazione e di energia unico. Da qui è possibile raccogliere il sole nel palmo di una mano, immenso al tramonto, con i colori dell'arancio e le sue sfumature che dipingono l'orizzonte. Con l'indice si possono toccare tutti i punti, delineando il perimetro dell'isola. Basta spingere lo sguardo un po' più in la, per vedere Capri con la penisola sorrentina, Pozzuoli, il Litorale Domitio. Ecco anche Ponza e Ventotene. Si può seguire lo stivale a perdita d'occhio fino al Circeo. Il mese scorso, dopo le piogge, era visibile persino l'Appennino.

Raggiungere l'Epomeo con gli animali da soma è una tradizione che si è ripetuta di generazione in generazione per anni. I nonni spesso ne parlano ricordando simpatici aneddoti. Basti pensare che mentre a Lacco Ameno si parlava già di turismo, a Serrara la popolazione era ancora contadina. Si camminava spesso a piedi e i principali mezzi di trasporto erano quelli in sella a muli, asini e cavalli. C'era solo una Corriera che girava due volta al giorno. 

La Chiesa di S. Nicola di Bari

Nel periodo estivo, quando non si lavorava nei campi, gli uomini scendevano in piazza con gli animali e guidavano i turisti sul Monte Epomeo. Allora esisteva il capo ciucciaro al quale era affidato il compito di garantire l'ordine e stabilire le precedenze. Era un ruolo ambito, tant'è vero che spesso si faceva anche a botte. Le visite erano cosi frequenti che ci si dava il turno. Dal tramonto fino all'alba si poteva salire e scendere fino ad undici volte.

L'iniziativa Epomeo in Sella è entusiasmante perché riprende un po' questa tradizione. 

Il punto d'incontro è il piazzale del negozio di souvenir Miscillo alle 19.00. Orario consono per godere del tramonto ed evitare saune. E' li che si scelgono le compagne di viaggio a quattro zampe. 

Epomeo in Sella

Durante il percorso, si attraversa il bosco di castagni che fa da ombrello con le folte chiome. Ci sono anche pioppo argentato, le querce. Più in la, il primo belvedere e ancora qualche ginestra, che da giugno colora tutto di un giallo intenso. 

Spesso si fa una sosta poco prima della vetta dove si trova la Chiesa più antica dell'isola, dedicata a S. Nicola di Bari scavata nel tufo. Accanto l'eremo ristrutturato ed ampliato nel 1754 da Giuseppe d'Argouth, all'epoca capitano del Castello Aragonese, che sopravvisse all'attacco di soldati nemici facendo voto e ritirandosi insieme ai compagni d'armi qui, dove mori il 17 Agosto del 1778. 

Si procede poi per il punto più alto, aspettando che il sole si tuffi e sparisca all'orizzonte. 

Informazioni Utili

Se volete anche voi scoprire il Monte Epomeo in Sella, non esitate a mettervi in contatto con Agostino, vi farà rivivere il Monte Epomeo e le tradizioni Ischitane. 

Via Epomeo, 22
80070 Serrara Fontana (NA)
tel. : +39 081 99 9566 - +39 328 46 12 073 - +39 333 25 21 882 

01/05/12

Il Monte Epomeo

E' la cima più alta dell'isola d'Ischia e raggiunge i 789 metri. Al suo nome si sono dati diverse derivazioni, ma le più attendibili sono: Epopon o Epopos che significa "io miro", "io guardo" (D'Aloysio e Verlicchi); altri (Baldino) fanno derivare il nome Epomeo dal greco Epopeus (in latino Epomeus) "guarda intorno". Ziccardi riferisce anche un'altra etimologia: Epopon, ovvero "monte che sovrasta tutte le sorgenti". Per Lamartine l'Epomeo era «luogo paradisiaco dove l'anima si innalza a Dio e dal quale l'occhio beato si espande in un panorama incantevole e meraviglioso che nessuna penna potrà riprodurre, dove si vive l'aria di un altro mondo».

L'Epomeo ha presieduto da signore ai movimenti tellurici ed alle violente eruzioni dell'isola, un tempo zona vulcanica molto attiva, nota e temuta anche in età romana, fino all'ultimo fenomeno registrato, nel 1301, con la famosa eruzione dell'Arso, oggi ancora ridente di ville.
La sua vetta si può raggiungere, tra percorsi di suggestione incredibile, muovendosi da Fontana: sventrate le pendici del monte, una strada asfaltata vi condurrà a soli venti minuti di cammino dalla cima. Salendo, a piedi o cavalcando uno degli asinelli che sempre aspetta a Fontana, tra pendici, margini di valloni, selve e piani, colli, giravolte, si giunge alla sommità dove si potranno mirare l'Eremo di San Nicola e il Picco dell'Epomeo. La vetta è costituita da un enorme masso di tufo verde nel quale sono scavati i locali dell'ex eremo e la chiesetta dedicata a S. Nicola di Bari.
Una volta in cima, l'anima si stacca dalle bassezze del mondo e in quella bellezza di luce e aria pura si spiritualizza quasi afferrando visioni d'infinito. Ischia balneare, Ischia chiassosa, Ischia notturna, qui vengono messe da parte e il turista gode sublimi visioni, e l'isola, tra le tante attrattive turistiche, offre anche tanta pace e solitudine. Qui sono banditi gli impegni e tutto ciò che ha reso schiavo l'uomo. Qui si respira in libertà e a pieni polmoni aria ossigenata, fuggendo ai ripetuti sguardi di occhi indiscreti, correndo per le aperte campagne e in cima al monte. Una giornata all'Epomeo rimarrà indelebile: da questo mondo di fascino e di purezza si godono panorami esaltanti; si domina l'intera isola, si possono ammirare Capri, Ponza, a quasi cento chilometri di distanza, Gaeta a Nord. A mezzogiorno il mare si perde verso lontani lidi, mentre a Est si presenta Napoli con il suo Vesuvio, e giù fino alla catena dei Lattari ed alla penisola Sorrentina.
Ma l'Epomeo è colmo anche di anni di storia civile e religiosa: il turista, giungendo sulla cima del monte trova scavata nella roccia tufacea una chiesetta con annesse celle e corridoi che portano da un lato all'altro della montagna. La chiesetta già esisteva nel 1459, come conferma Pontano nel suo «DE BELLO NEAPOLITANO», nel quale racconta, parlando della battaglia tra Giovanni D'Angiò e le truppe dell'Ammiraglio Poo, che questi ascendeva silenziosamente l'Epomeo in cima al quale, vi era una chiesetta dedicata a San Nicola di Bari. Non si è storicamente sicuri di quanto furono scavate le grotte e se servirono di rifugio al cristiani nei primi tempi del cristianesimo oppure furono agli abitanti dell'isola che vi si trinceravano per sfuggire agli assalti dei pirati. Quest'ultima tesi viene supportata dal fatto che da un lato del monte sino al 1464 esisteva una bastia, costruita già da molto tempo, proprio per accogliere gli isolani dai frequenti e improvvisi attacchi del turchi. L'Epomeo durante le incursioni dei pirati e nel periodo di ogni guerra fu un ottimo punto di avvistamento. Le terre napoletane e romane venivano avvisate con potenti fumate dal pericolo di navi nemiche, fossero esse navi pirate o legni nemici. 

Per chi vorrebbe salire l'Epomeo in sella, informatevi leggendo il nostro post, Epomeo in Sella.

15/04/12

Itinerari di scoperta dell'isola d'Ischia

Itinerario numero 1:

Giro dell'isola in barca: è possibile passare una giornata su una barca noleggiata con un marinaio a bordo in uno dei numerosi porti turistici. Durante la gita vi sarà possibile fare un bagno, pescare, abbronzarvi, ammirare le grotte e anche mangiare in uno dei ristoranti della costa.


Itinerario numero 2:

Giro dell'isola in macchina: Ischia offre una varietà di panorami e di località. Parcorrendo la strada è possibile fermarsi in uno dei numerosi belvederi, sulle spiaggie o visitare le più alte cime.


Itinerario numero 3:

Potete visitare i siti storici di Lacco Ameno al museo Villa Arbusto e nei sotterranei della Chiesa di Santa Restituta. Tutto cio senza dimmenticare di farvi un bagno nel Parco Termale del Negombo e passaggiare sulla strada principale del posto.  

Itinerario numero 4:

Potete visitare il Castello Aragonese a Ischia e l'antico Borgo di Celsa che offre momenti di autentica vita ischitana in uno scenario di architettura araba e spagnola con numerose chiesi.



Itinerario numero 5:
Un altro posto molto suggestivo, Sant'Angelo. In questo paese pittoresco, potete trascorrere una giornata di relax ad esplorare viuzze carateristiche, nuotando o approfittando di un'ottima cucina in uno dei numerosi ristoranti.



Itinerario numero 6:
Siete al mare, ma siete anche innamorati della montagna? Ischia è fatta per voi! E' possibile passeggiare sui sentieri di montagna a piedi o sul dorso di un asino, dal comune di Serrara Fontana attraverso l'antica via militare o dal comune di Forio attraverso Via Bocca. Potete approfittare di panorami mozzafiato, di aria fresca, di catagni, di pinede, di fumarole e i più tenaci potranno restaurarsi sulla cima del Monte Epomeo.