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24/08/17

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

19/07/17

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane

Estate, estate piena. E' la fine di luglio, è la festa diSant'Anna. Se avessimo una macchina del tempo per andare a ritroso di centinaia di anni fa, potremmo vedere sul ponticello di Ischia ponte un gruppo di donne che salgono su barchette di legno con festoni di fiori e frutta per raggiungere la chiesetta di Sant'Anna sulla costa di Cartaromana. Sono le donne ischitane devote alla madre di Maria, che ogni anno il 26 luglio, onorano la Santa protettrice delle partorienti e delle madri con una messa a cui segue un buon pranzo. Ed infatti nelle ceste che stanno imbarcando con sé sulle barchette ci sono fiaschi di vino biondo, cocomeri, pane ed il piatto forte della festa: la parmigiana di melanzane.

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Piatto assoluto, la parmigiana di melanzane, data la sua generosa consistenza; bontà strappa-applausi da consumare in estate, quando è il tempo delle dolci melanzane, ortaggio coltivato nelle fertili campagne ischitane che spicca tra la terra per la sua buccia nerissima e lucente, che inghiotte i raggi di sole trasformandoli in una polpa tenera e dolcissima. 

La melanzana è protagonista nella cucina ischitana di decine di ricette, almeno da mille anni, dal tempo in cui cioè giunse nel Meridione di Italia dal Nord Africa e dalla Mesopotamia insieme ad una sporta di altre bontà “musulmane”.

La melanzana la troviamo come contorno di piatti di carne: melanzane soffritte a funghetto, melanzane a barchetta con pomodorini e aglio, melanzane indorate e fritte, così come la troviamo spesso anche come condimento della pasta insieme a pomodorini, basilico e mozzarella, sulla pizza, la famosa “ortolana” o insieme ad altre verdure, la cianfotta. 

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Insomma, un ortaggio da cucinare in mille maniere, anche se non c'è chi non dica che le vette culinarie della melanzana omulignana- come viene più comunemente chiamata ad Ischia – si raggiungono soprattutto trasformandola in parmigiana. 

Sull'origine della ricetta della parmigiana dobbiamo ancora una volta guardare al Medioevo quando dalle cucine europee furono sfornati tanti tipi di torta, con crosta di pasta, farcite delle più varie componenti fritte: pesce, carne e le verdure, che però erano considerate cibo dei poveri.

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
E' quindi sulle mense dei contadini – e non certo dei re! - che fa la sua comparsa la parmigiana di melanzane, intorno al XV secolo, quando cioè anche gli agricoltori dell'Italia del sud impararono a coltivare – e ad amare – quella pianta, ghiotta di sole, dai bei fiori viola e bianchi, che se non recisi si tramutavano in quei frutti di negra prepotenza, una delle delizie indiscusse della tavola mediterranea. 

Venendo in vacanza ad Ischia e intraprendendo un inderogabile itinerario del gusto alla tavola del sole, non deve mancare nella tassonomia dei sapori pitecusani una bella fetta di parmigiana di melanzane, magari nel giorno che la consacra piatto di Sant'Anna, il 26 luglio, su una barca in rada mentre si assiste alla sfilata dei barconi allegorici o in uno degli ottimi ristoranti di Ischia ponte, in attesa dei fuochi artificiali che illumineranno quella notte che la “parmigiana di mulignane” ha già provveduto a rendere memorabile.

19/05/17

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

23/08/16

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

18/07/16

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane

Estate, estate piena. E' la fine di luglio, è la festa diSant'Anna. Se avessimo una macchina del tempo per andare a ritroso di centinaia di anni fa, potremmo vedere sul ponticello di Ischia ponte un gruppo di donne che salgono su barchette di legno con festoni di fiori e frutta per raggiungere la chiesetta di Sant'Anna sulla costa di Cartaromana. Sono le donne ischitane devote alla madre di Maria, che ogni anno il 26 luglio, onorano la Santa protettrice delle partorienti e delle madri con una messa a cui segue un buon pranzo. Ed infatti nelle ceste che stanno imbarcando con sé sulle barchette ci sono fiaschi di vino biondo, cocomeri, pane ed il piatto forte della festa: la parmigiana di melanzane.


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Piatto assoluto, la parmigiana di melanzane, data la sua generosa consistenza; bontà strappa-applausi da consumare in estate, quando è il tempo delle dolci melanzane, ortaggio coltivato nelle fertili campagne ischitane che spicca tra la terra per la sua buccia nerissima e lucente, che inghiotte i raggi di sole trasformandoli in una polpa tenera e dolcissima. 

La melanzana è protagonista nella cucina ischitana di decine di ricette, almeno da mille anni, dal tempo in cui cioè giunse nel Meridione di Italia dal Nord Africa e dalla Mesopotamia insieme ad una sporta di altre bontà “musulmane”.

La melanzana la troviamo come contorno di piatti di carne: melanzane soffritte a funghetto, melanzane a barchetta con pomodorini e aglio, melanzane indorate e fritte, così come la troviamo spesso anche come condimento della pasta insieme a pomodorini, basilico e mozzarella, sulla pizza, la famosa “ortolana” o insieme ad altre verdure, la cianfotta. 


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Insomma, un ortaggio da cucinare in mille maniere, anche se non c'è chi non dica che le vette culinarie della melanzana omulignana- come viene più comunemente chiamata ad Ischia – si raggiungono soprattutto trasformandola in parmigiana. 

Sull'origine della ricetta della parmigiana dobbiamo ancora una volta guardare al Medioevo quando dalle cucine europee furono sfornati tanti tipi di torta, con crosta di pasta, farcite delle più varie componenti fritte: pesce, carne e le verdure, che però erano considerate cibo dei poveri.

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
E' quindi sulle mense dei contadini – e non certo dei re! - che fa la sua comparsa la parmigiana di melanzane, intorno al XV secolo, quando cioè anche gli agricoltori dell'Italia del sud impararono a coltivare – e ad amare – quella pianta, ghiotta di sole, dai bei fiori viola e bianchi, che se non recisi si tramutavano in quei frutti di negra prepotenza, una delle delizie indiscusse della tavola mediterranea. 

Venendo in vacanza ad Ischia e intraprendendo un inderogabile itinerario del gusto alla tavola del sole, non deve mancare nella tassonomia dei sapori pitecusani una bella fetta di parmigiana di melanzane, magari nel giorno che la consacra piatto di Sant'Anna, il 26 luglio, su una barca in rada mentre si assiste alla sfilata dei barconi allegorici o in uno degli ottimi ristoranti di Ischia ponte, in attesa dei fuochi artificiali che illumineranno quella notte che la “parmigiana di mulignane” ha già provveduto a rendere memorabile.

11/05/16

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

21/07/15

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane

Estate, estate piena. E' la fine di luglio, è la festa diSant'Anna. Se avessimo una macchina del tempo per andare a ritroso di centinaia di anni fa, potremmo vedere sul ponticello di Ischia ponte un gruppo di donne che salgono su barchette di legno con festoni di fiori e frutta per raggiungere la chiesetta di Sant'Anna sulla costa di Cartaromana. Sono le donne ischitane devote alla madre di Maria, che ogni anno il 26 luglio, onorano la Santa protettrice delle partorienti e delle madri con una messa a cui segue un buon pranzo. Ed infatti nelle ceste che stanno imbarcando con sé sulle barchette ci sono fiaschi di vino biondo, cocomeri, pane ed il piatto forte della festa: la parmigiana di melanzane.


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Piatto assoluto, la parmigiana di melanzane, data la sua generosa consistenza; bontà strappa-applausi da consumare in estate, quando è il tempo delle dolci melanzane, ortaggio coltivato nelle fertili campagne ischitane che spicca tra la terra per la sua buccia nerissima e lucente, che inghiotte i raggi di sole trasformandoli in una polpa tenera e dolcissima. 

La melanzana è protagonista nella cucina ischitana di decine di ricette, almeno da mille anni, dal tempo in cui cioè giunse nel Meridione di Italia dal Nord Africa e dalla Mesopotamia insieme ad una sporta di altre bontà “musulmane”.

La melanzana la troviamo come contorno di piatti di carne: melanzane soffritte a funghetto, melanzane a barchetta con pomodorini e aglio, melanzane indorate e fritte, così come la troviamo spesso anche come condimento della pasta insieme a pomodorini, basilico e mozzarella, sulla pizza, la famosa “ortolana” o insieme ad altre verdure, la cianfotta. 


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Insomma, un ortaggio da cucinare in mille maniere, anche se non c'è chi non dica che le vette culinarie della melanzana omulignana- come viene più comunemente chiamata ad Ischia – si raggiungono soprattutto trasformandola in parmigiana. 

Sull'origine della ricetta della parmigiana dobbiamo ancora una volta guardare al Medioevo quando dalle cucine europee furono sfornati tanti tipi di torta, con crosta di pasta, farcite delle più varie componenti fritte: pesce, carne e le verdure, che però erano considerate cibo dei poveri.

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
E' quindi sulle mense dei contadini – e non certo dei re! - che fa la sua comparsa la parmigiana di melanzane, intorno al XV secolo, quando cioè anche gli agricoltori dell'Italia del sud impararono a coltivare – e ad amare – quella pianta, ghiotta di sole, dai bei fiori viola e bianchi, che se non recisi si tramutavano in quei frutti di negra prepotenza, una delle delizie indiscusse della tavola mediterranea. 

Venendo in vacanza ad Ischia e intraprendendo un inderogabile itinerario del gusto alla tavola del sole, non deve mancare nella tassonomia dei sapori pitecusani una bella fetta di parmigiana di melanzane, magari nel giorno che la consacra piatto di Sant'Anna, il 26 luglio, su una barca in rada mentre si assiste alla sfilata dei barconi allegorici o in uno degli ottimi ristoranti di Ischia ponte, in attesa dei fuochi artificiali che illumineranno quella notte che la “parmigiana di mulignane” ha già provveduto a rendere memorabile.

28/05/15

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

10/09/13

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

12/07/13

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane

Estate, estate piena. E' la fine di luglio, è la festa diSant'Anna. Se avessimo una macchina del tempo per andare a ritroso di centinaia di anni fa, potremmo vedere sul ponticello di Ischia ponte un gruppo di donne che salgono su barchette di legno con festoni di fiori e frutta per raggiungere la chiesetta di Sant'Anna sulla costa di Cartaromana. Sono le donne ischitane devote alla madre di Maria, che ogni anno il 26 luglio, onorano la Santa protettrice delle partorienti e delle madri con una messa a cui segue un buon pranzo. Ed infatti nelle ceste che stanno imbarcando con sé sulle barchette ci sono fiaschi di vino biondo, cocomeri, pane ed il piatto forte della festa: la parmigiana di melanzane.


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Piatto assoluto, la parmigiana di melanzane, data la sua generosa consistenza; bontà strappa-applausi da consumare in estate, quando è il tempo delle dolci melanzane, ortaggio coltivato nelle fertili campagne ischitane che spicca tra la terra per la sua buccia nerissima e lucente, che inghiotte i raggi di sole trasformandoli in una polpa tenera e dolcissima. 

La melanzana è protagonista nella cucina ischitana di decine di ricette, almeno da mille anni, dal tempo in cui cioè giunse nel Meridione di Italia dal Nord Africa e dalla Mesopotamia insieme ad una sporta di altre bontà “musulmane”.

La melanzana la troviamo come contorno di piatti di carne: melanzane soffritte a funghetto, melanzane a barchetta con pomodorini e aglio, melanzane indorate e fritte, così come la troviamo spesso anche come condimento della pasta insieme a pomodorini, basilico e mozzarella, sulla pizza, la famosa “ortolana” o insieme ad altre verdure, la cianfotta. 


Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
Insomma, un ortaggio da cucinare in mille maniere, anche se non c'è chi non dica che le vette culinarie della melanzana omulignana- come viene più comunemente chiamata ad Ischia – si raggiungono soprattutto trasformandola in parmigiana. 

Sull'origine della ricetta della parmigiana dobbiamo ancora una volta guardare al Medioevo quando dalle cucine europee furono sfornati tanti tipi di torta, con crosta di pasta, farcite delle più varie componenti fritte: pesce, carne e le verdure, che però erano considerate cibo dei poveri.

Il piatto di Sant'Anna: la parmigiana di melanzane
E' quindi sulle mense dei contadini – e non certo dei re! - che fa la sua comparsa la parmigiana di melanzane, intorno al XV secolo, quando cioè anche gli agricoltori dell'Italia del sud impararono a coltivare – e ad amare – quella pianta, ghiotta di sole, dai bei fiori viola e bianchi, che se non recisi si tramutavano in quei frutti di negra prepotenza, una delle delizie indiscusse della tavola mediterranea. 

Venendo in vacanza ad Ischia e intraprendendo un inderogabile itinerario del gusto alla tavola del sole, non deve mancare nella tassonomia dei sapori pitecusani una bella fetta di parmigiana di melanzane, magari nel giorno che la consacra piatto di Sant'Anna, il 26 luglio, su una barca in rada mentre si assiste alla sfilata dei barconi allegorici o in uno degli ottimi ristoranti di Ischia ponte, in attesa dei fuochi artificiali che illumineranno quella notte che la “parmigiana di mulignane” ha già provveduto a rendere memorabile.

24/03/13

Chiesa del Soccorso, Forio d'Ischia

Un altro posto molto suggestivo dell’Isola di Ischia, la Chiesa del Soccorso.

A picco sul mare sorge la Chiesa del Soccorso, che ha dato il nome al piccolo promontorio, dedicata a Santa Maria della neve. E', unitamente al Torrione, il simbolo della cittadina di Forio e uno dei più singolari risultati architettonici dell'Isola. E' posta sul promontorio del Soccorso ed è circondata per tre lati dal mare, su di un vasto piazzale dal quale, nelle belle giornate, si intravede l'Isola di Ventotene.


La Chiesa del Soccorso Forio d'Ischia
Antico convento degli Agostiniani, fondato nel 1350 ca., fu soppresso nel 1653. La chiesa, nella sua veste attuale, risale al 1864. La costruzione, che ha conservato inalterati i caratteri della chiesetta degli antichi borghi marinari (al suo interno numerosi ex voto di marinai), è famosa soprattutto per la sua singolarissima facciata, bianca e adornata di una ricca scala ricoperta di preziose maioliche del ‘700. Lo stile, sia pure nella elegante semplicità, riassume l'architettura greco-bizantina, moresca e mediterranea in una mirabile fusione di graziose e armoniche forme. 


La Chiesa del Soccorso Forio d'Ischia Interno
Oggi la Chiesa del Soccorso è uno dei luoghi preferiti per il matrimonio non solo di ischitani ma di persone di tutto il mondo. Infatti sono tantissime le persone olandesi, tedeschi, inglesi e francesi che scelgono la "Piccola Chiesetta" per il giorno del loro matrimonio.


La Chiesa del Soccorso Forio d'Ischia Alba
Vi invitiamo a reccarvi al primo mattino o in fine pomeriggio, li il l'alba e il tramonto offrono  spettacoli mozzafiato ! 

Apertura della Chiesa : LU-DO 8,00-12,30/16,00-20,00

23/04/12

Sant’Angelo d’Ischia

Sant’Angelo di Ischia, antico borgo di pescatori percorribile solo a piedi, oasi di pace sfuggita ancora in parte all’amplesso dell’isola d'Ischia, è oggi un rinomato centro turistico internazionale.

Vieni a Ischia!


Con una superficie di circa 150 ettari ed una popolazione di 600 abitanti Sant’Angelo è situata sulla costa meridionale dell’isola in un trionfo di vegetazione ricca di frutteti, viti e piante di ogni tipo ed offre al visitatore panorami stupendi con case attaccate come ostriche alla piccola collina che sovrasta il porto e stradine che si arrampicano e si affacciano come balconi fioriti tra moderni alberghi e case colorate.
Boutiques con griffes esclusive, raffinate gioiellerie, studi d'arte, prodotti artigianali fra cui le famose ceramiche, consentono uno shopping a cui sarà difficile resistere.  Pesce freschissimo, coniglio all’ischitana ed altre specialità gastronomiche locali si possono gustare nei rustici ristoranti che si specchiano nel mare e nel contempo trascorrere notti romantiche al chiaro di luna allietate dalle orchestrine dei piano-bar delle caratteristiche taverne. Indimenticabile un drink nello scenario naturale e pittoresco della piazzetta sul porto. Caratteristico ed unico al mondo il "pollo alla fumarola" cotto sotto la sabbia bollente dell’omonima spiaggetta. 

Ma, ciò che rende unica Sant'Angelo, è un promontorio-isolotto con numerosi terrazzi a semicerchio.Tale dosso sinattico di origine vulcanica, è alto m. 105 e nella sua parte superiore un tempo sorgeva una chiesetta dove si instaurò il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo da identificare nel nome del paesino.

I suoi bagni, le sue terme e le sue spiagge, sono famosi oggi come un tempo; fra quest'ultime troviamo ad occidente le spiaggette di Chiaia di Rose, Cava Ruffano e Cava Grado, mentre ad est, oltrepassata la chiesa parrocchiale di San Michele Arc., si distende la grandissima spiaggia dei Maronti con i bagni di Cavascura, Cava Petrelle e le famose Fumarole, i cui caldissimi vapori (sino a 90° C.) si levano turbinando dalla sottostante spiaggia, quasi fischiando, sulla scarpata tufacea.  

Vieni a Ischia!

04/07/11

La spiaggia dei Maronti

La spiaggia dei Maronti è una delle più incantevoli d'Italia. Lunga circa 3 Km. si tuffa a dolce declivio nel mare. E' riparata da imponenti cerchie di colline.
Per arricchire il fascino del paesaggio vi sboccano le aperture buie delle cave che si possono risalire in cerca di emozioni. In una di queste cave si trova la più potente sorgente di acque termali dell'isola: la Sorgente della Cava Scura.
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Resterete sorpresi quando scorgete che dai fianchi della collina è stato ricavato nel vivo tufo un bagno termale all'aperto. Le vasche sono sistemate tra le acque terapeutiche che vi offrono un confortevole bagno. Questi bagni già erano noti, sotto altra forma, agli antichi romani. Il nome della più famosa spiaggia dell'isola, Maronti, deriva dal greco e fu tradotto poi in latino con il termine "quatior" che significa "spiaggia tranquilla".
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La spiaggia di Cartaromana

La Spiaggia di Cartaromana si trova nello specchio d'acqua antistante il Castello Aragonese e dove vi sono anche gli scogli di S.Anna (famosi per la festa del 26 luglio) e la Torre di Michelangelo. 

E' possibile arrivare alla spiaggia per mare oppure dalla nuova strada di Cartaromana.
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Questa spiaggia è molto bella anche se non molto estesa e con un arenile limitato. Inoltre la presenza di due stabilimenti balneari riduce di molto lo spazio di spiaggia libera, ma è possibile prendere il sole adagiandosi su tantissimi scogli.

La particolarità di questa spiaggia, oltre lo stupendo panorama del Castello, è la presenza di sorgenti fumaroliche che provengono da sotto il livello del mare e che alimentano delle fonti di acqua calda dove è possibile fare il bagno.
E' sicuramente particolare questo contrasto caldo-freddo e vi consigliamo di provarlo.
Infine, la spiaggia di Cartaromana è molto amata dai sub per i fondali cristallini che nascondono un patrimonio archeologico e faunistico meraviglioso.
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La spiaggia degli Inglesi

La Spiaggia degli Inglesi si trova ad Ischia Porto nella zona di S.Alessandro (famosa per la sua festa che si svolge ogni anno a fine agosto).

 
E' una spiaggia molto carina, vicina al Porto di Ischia (circa 1 km di distanza). La si raggiunge o percorrendo a piedi una stradina che scende dalla collina di S.Alessandro (che si trova sulla via statale che collega Ischia Porto a Casamicciola), oppure dalla stradina che si trova a pochi metri dal Porto e precisamente la zona della Banchina Olimpica, da dove partono i traghetti. La stradina si trova dietro le biglietterie proprio sull'incrocio.
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La spiaggia ha una sabbia fine e qualche ciottolo, non è molto soleggiata ed i fondali sono abbastanza bassi. Vi è anche un ristorante bar con stabilimento termale.

E' una spiaggia non molto grande e non molto frequentata. La sconsigliamo a persone anziane in quanto per accedere alla spiaggia, ci sono alcuni scalini che possono essere faticosi. Per chi è più giovane la consigliamo se si vuole trascorrere qualche ora, in una spiaggia particolare e tranquilla.
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