Il 29.03.2013, il Venerdi Santo, a partire dalle ore 19,30 a Forio, avrà inizio
la manifestazione Actus Tragicus. Originale dramma sacro itinerante, dedicato
alla passione e morte di Gesù. Spettacolo molto suggestivo realizzato in
costumi d‘epoca, si conclude con la corcifissione di Gesu e dei ladroni sul
piazzale della chiesa del Soccorso. Da non perdere!
Fin dal 1982 un gruppo di giovani volenterosi, il Venerdì
Santo, per le strade di Forio, mette in scena l’Atto Tragico della Passione e
Morte di Gesù. I figuranti, che indossano i costumi disegnati e realizzati
meravigliosamente da un noto artigiano foriano, attraversano in processione le
strade del paese, partendo dalla contrada di Monterone, e si portano in Piazza
Colombo dove ha inizio la rappresentazione.
Via Crucis Forio Ischia |
Sul piazzale nel buio e nel silenzio si accendono i
riflettori che illuminano la prima scena (L’ultima cena). Gesù è a tavola con i
sui discepoli per consumare l’ultima cena ed è allora che Egli compie il più
grande atto di d’amore per restare in mezzo agli uomini: l’istituzione
dell’Eucarestia. Le luci si spengono per riaccendersi poco dopo ad illuminare
l’Orto degli Ulivi. Gesù allontana i discepoli e resta solo, prega, ha bisogno
di conforto, agonizza, teme e langue, cade a terra e suda sangue. Arrivano i
soldati con Giuda che lo bacia per tradirlo ed uno dei discepoli tacca con un
colpo di daga un orecchio al centurione. Cambia la scena e ci si ritrova con
Gesù al confronto di Caifa che lo fa portare per il processo da Pilato. Intanto
Giuda si impicca pentito per il suo tradimento.
L'ultima cena - Via Crucis Forio Ischia |
La Sacra Rappresentazione si sposta in Piazza San
Gaetano, sul palco si rappresenta la scena della casa e del pretorio di Pilato
dove a Gesù condannato a mortevengono strappate le vesti, è coronato di spine ed
è legato alla colonna per essere lagellato. Gesù soffe e tace per l’amore che
porta a tutta l’umanità.
Da qui parte il corteo. Gesù è caricato del pesantissimo
legno della croce e si avvia per Via Erasmo di Lustro, dove a metà strada, cade
per la prima volta indebolito per il continuo spargimento di sangue ed è
percosso con pugni, calci e schiaffi e paziente soffre e tace. Il corteo
riprende per fermarsi al crocevia nei pressi della Basilica Pontificia di S.
Maria di Loreto. Gesù incontra la sua amatissima Madre. Che dolore trapassa il
cuore ed il volto di Gesù, che spasimo ferisce il cuore di Maria! La Sacra
Rappresentazione si avvia lungo Corso Francesco Regine (già Corso Umberto I°)
dove d’avanti al Palazzo Bolivar si svolge la scena del Cireneo che è costretto
a portare la croce al posto di Gesù.
Chiesa del Soccorso - Via Crucis Forio Ischia |
Si riparte per arrivare nei pressi di Piazza Matteotti.
A Gesù si avvicina la Veronica che spinta dalla pietà gli asciuga con un panno
il volto sofferente e rigatodi sudore e sangue. Il corteo riprende la marcia e
poco più avanti è rappresentata la seconda caduta di Gesù avvenuta presso la
porta detta Giustiziaria di Gerusalemme. Gesù è disteso a terra, abbattuto dai
dolori, è calpestato dai nemicie deriso dalla plebe. Proseguendo lungo il Corso
Francesco Regine, davanti a Piazza Maltese, Gesù incontra le pie donne afflitte
e addolorate e le consola. La Sacra Rappresentazione riprende il cammino per
giungere a Piazza Municipio dove si rappresenta le terza caduta di
Gesù ai piedi del Monte Calvario, i soldati con rabbia e furore lo percuotono
con pugni e calcie con i manici delle alabarde. lo calpestano ansiosi di
vederlo, quanto prima, crocifisso. Si giunge infine sul Piazzale del
Soccorso dove su di una montagnola sono poste le tre croci che si
stagliano contro il cielo nero e cupo della notte.
La Crucifizione - Via Crucis Forio Ischia |
Il silenzio cade sulla piazza.
Gesù è spogliato e con le vesti gli levano anche la pelle
rinnovandogli tutte le piaghe e così rimane lacero e scorticato e nell’interno
amareggiato dal fiele che gli danno a bere.
Gesù, quindi, è posto sulla croce e le mani ed i piedi sono
trafitti da pungentissimi chiodi che ribattuti più volte gli rompono le vene, i
nervi e la carne.
Gesù ormai esanime pende dalla croce, prega per i suoi
aguzzini e dona la salvezza a chi le chiede, affida la Madre a Giovanni,
raccomanda la sua Anima al Padre e chinando il capo muore. Un brivido di pietà
e d’amore attraversa la fola che assiste, una tristezza infinita invade il
cuore dei presenti. Gesù è deposto dalla croce e depositato in grebo
all’afflittissima Madre. Una spada di dolore attraversa il cuore di Maria
quando riceve tra le sue braccia il Figlio morto.
Un evento molto suggestivo e commovente da non perdere !
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