18/03/13

Via Crucis in Costumi d‘Epoca, Forio, Ischia

Durante la Settimana Santa l’Isola di Ischia come gran parte delle località Italiane, rende ommagio alla Morte e alla Risurezione del Cristo. 

Il 29.03.2013, il Venerdi Santo, a partire dalle ore 19,30 a Forio, avrà inizio la manifestazione Actus Tragicus. Originale dramma sacro itinerante, dedicato alla passione e morte di Gesù. Spettacolo molto suggestivo realizzato in costumi d‘epoca, si conclude con la corcifissione di Gesu e dei ladroni sul piazzale della chiesa del Soccorso. Da non perdere!

Fin dal 1982 un gruppo di giovani volenterosi, il Venerdì Santo, per le strade di Forio, mette in scena l’Atto Tragico della Passione e Morte di Gesù. I figuranti, che indossano i costumi disegnati e realizzati meravigliosamente da un noto artigiano foriano, attraversano in processione le strade del paese, partendo dalla contrada di Monterone, e si portano in Piazza Colombo dove ha inizio la rappresentazione.

Via Crucis Forio Ischia
Sul piazzale nel buio e nel silenzio si accendono i riflettori che illuminano la prima scena (L’ultima cena). Gesù è a tavola con i sui discepoli per consumare l’ultima cena ed è allora che Egli compie il più grande atto di d’amore per restare in mezzo agli uomini: l’istituzione dell’Eucarestia. Le luci si spengono per riaccendersi poco dopo ad illuminare l’Orto degli Ulivi. Gesù allontana i discepoli e resta solo, prega, ha bisogno di conforto, agonizza, teme e langue, cade a terra e suda sangue. Arrivano i soldati con Giuda che lo bacia per tradirlo ed uno dei discepoli tacca con un colpo di daga un orecchio al centurione. Cambia la scena e ci si ritrova con Gesù al confronto di Caifa che lo fa portare per il processo da Pilato. Intanto Giuda si impicca pentito per il suo tradimento.

L'ultima cena - Via Crucis Forio Ischia
La Sacra Rappresentazione si sposta in Piazza San Gaetano, sul palco si rappresenta la scena della casa e del pretorio di Pilato dove a Gesù condannato a mortevengono strappate le vesti, è coronato di spine ed è legato alla colonna per essere lagellato. Gesù soffe e tace per l’amore che porta a tutta l’umanità.

Da qui parte il corteo. Gesù è caricato del pesantissimo legno della croce e si avvia per Via Erasmo di Lustro, dove a metà strada, cade per la prima volta indebolito per il continuo spargimento di sangue ed è percosso con pugni, calci e schiaffi e paziente soffre e tace. Il corteo riprende per fermarsi al crocevia nei pressi della Basilica Pontificia di S. Maria di Loreto. Gesù incontra la sua amatissima Madre. Che dolore trapassa il cuore ed il volto di Gesù, che spasimo ferisce il cuore di Maria! La Sacra Rappresentazione si avvia lungo Corso Francesco Regine (già Corso Umberto I°) dove d’avanti al Palazzo Bolivar si svolge la scena del Cireneo che è costretto a portare la croce al posto di Gesù.

Chiesa del Soccorso - Via Crucis Forio Ischia
Si riparte per arrivare nei pressi di Piazza Matteotti. A Gesù si avvicina la Veronica che spinta dalla pietà gli asciuga con un panno il volto sofferente e rigatodi sudore e sangue. Il corteo riprende la marcia e poco più avanti è rappresentata la seconda caduta di Gesù avvenuta presso la porta detta Giustiziaria di Gerusalemme. Gesù è disteso a terra, abbattuto dai dolori, è calpestato dai nemicie deriso dalla plebe. Proseguendo lungo il Corso Francesco Regine, davanti a Piazza Maltese, Gesù incontra le pie donne afflitte e addolorate e le consola. La Sacra Rappresentazione riprende il cammino per giungere a Piazza Municipio dove si rappresenta le terza caduta di Gesù ai piedi del Monte Calvario, i soldati con rabbia e furore lo percuotono con pugni e calcie con i manici delle alabarde. lo calpestano ansiosi di vederlo, quanto prima, crocifisso. Si giunge infine sul Piazzale del Soccorso dove su di una montagnola sono poste le tre croci che si stagliano contro il cielo nero e cupo della notte.
La Crucifizione - Via Crucis Forio Ischia

Il silenzio cade sulla piazza.

Gesù è spogliato e con le vesti gli levano anche la pelle rinnovandogli tutte le piaghe e così rimane lacero e scorticato e nell’interno amareggiato dal fiele che gli danno a bere.
Gesù, quindi, è posto sulla croce e le mani ed i piedi sono trafitti da pungentissimi chiodi che ribattuti più volte gli rompono le vene, i nervi e la carne.

Gesù ormai esanime pende dalla croce, prega per i suoi aguzzini e dona la salvezza a chi le chiede, affida la Madre a Giovanni, raccomanda la sua Anima al Padre e chinando il capo muore. Un brivido di pietà e d’amore attraversa la fola che assiste, una tristezza infinita invade il cuore dei presenti. Gesù è deposto dalla croce e depositato in grebo all’afflittissima Madre. Una spada di dolore attraversa il cuore di Maria quando riceve tra le sue braccia il Figlio morto.

Un evento molto suggestivo e commovente da non perdere !

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