Le statue rappresentate in processione sono: la Madonna, il
Cristo Risorto, S.Giovanni Apostolo e l’Angelo. Le prime tre furono scolpite in
legno da un artigiano di Napoli tra il 1756 e il 1757 mentre l’Angelo fu
scolpito da Vincenzo Mollica e ricoperto d’oro zecchino.
La Corsa dell'Angelo - Pasqua - Forio |
La mattina di Pasqua, prima dell’inizio della processione, la Madonna, con un
velo bianco sul volto, e San Giovanni vengono sistemate presso il crocevia del
corso principale di Forio. Il Cristo e l’Angelo, al termine della messa, si
recano in processione formando un un piccolo corteo con lo stendardo celeste e
il pennacchio di penne di struzzo bianco, la croce della confraternita ed il
clero.
Giunti vicino la fontana, un coro, formato da voci poderose dai pescatori e dal
popolo, volgendosi verso il Cristo risorto, cantano il “Regina Coeli”, ha così
inizio la funzione. L’Angelo fa tre inchini al Cristo risorto e corre verso la
Madonna ad annunciare la resurrezione del figlio, arrivato al crocevia si
ripete il Regina Coeli, ad opera dei contadini e del popolo, al termine
l’Angelo si inchina per tre volte alla Madonna e corre verso il Cristo.
La Corsa dell'Angelo - Pasqua - Forio |
Tutto
questo si ripete per tre volte. Nell’ultima corsa l’Angelo si ferma sotto il
campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto mentre la Madonna e San
Giovanni si incamminano nel corso per raggiungere la statua del Cristo. A metà
percorso si fa scivolare il velo dal volto della Madonna, a rappresentazione
della visione del Figlio, e tutto il corso si riempe di petali di fiori
lanciati dai balconi in un tripudio di canti ed applausi.
Per tradizione colui che porta il pennacchio in processione, deve abbassarlo
per ben tre volte senza far toccare le piume a terra, così non perde il diritto
a condurre il pernacchio alle prossime processioni.
Al termine le statue si portano in processione fino la chiesa di San Vito.
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