Una tappa obbligatoria per chi vuole conoscere Ischia, conosciuta da sempre come isola di terra; una visita al Monte Epomeo.
Il Monte Epomeo in Sella |
Una meta apparentemente irragiungibile ed aspra, dove la rigogliosa vegetazione cede il passo al tufo verde, ricreando un luogo di meditazione e di energia unico. Da qui è possibile raccogliere il sole nel palmo di una mano, immenso al tramonto, con i colori dell'arancio e le sue sfumature che dipingono l'orizzonte. Con l'indice si possono toccare tutti i punti, delineando il perimetro dell'isola. Basta spingere lo sguardo un po' più in la, per vedere Capri con la penisola sorrentina, Pozzuoli, il Litorale Domitio. Ecco anche Ponza e Ventotene. Si può seguire lo stivale a perdita d'occhio fino al Circeo. Il mese scorso, dopo le piogge, era visibile persino l'Appennino.
Raggiungere l'Epomeo con gli animali da soma è una tradizione che si è ripetuta di generazione in generazione per anni. I nonni spesso ne parlano ricordando simpatici aneddoti. Basti pensare che mentre a Lacco Ameno si parlava già di turismo, a Serrara la popolazione era ancora contadina. Si camminava spesso a piedi e i principali mezzi di trasporto erano quelli in sella a muli, asini e cavalli. C'era solo una Corriera che girava due volta al giorno.
La Chiesa di S. Nicola di Bari |
Nel periodo estivo, quando non si lavorava nei campi, gli uomini scendevano in piazza con gli animali e guidavano i turisti sul Monte Epomeo. Allora esisteva il capo ciucciaro al quale era affidato il compito di garantire l'ordine e stabilire le precedenze. Era un ruolo ambito, tant'è vero che spesso si faceva anche a botte. Le visite erano cosi frequenti che ci si dava il turno. Dal tramonto fino all'alba si poteva salire e scendere fino ad undici volte.
L'iniziativa Epomeo in Sella è entusiasmante perché riprende un po' questa tradizione.
Il punto d'incontro è il piazzale del negozio di souvenir Miscillo alle 19.00. Orario consono per godere del tramonto ed evitare saune. E' li che si scelgono le compagne di viaggio a quattro zampe.
Epomeo in Sella |
Durante il percorso, si attraversa il bosco di castagni che fa da ombrello con le folte chiome. Ci sono anche pioppo argentato, le querce. Più in la, il primo belvedere e ancora qualche ginestra, che da giugno colora tutto di un giallo intenso.
Spesso si fa una sosta poco prima della vetta dove si trova la Chiesa più antica dell'isola, dedicata a S. Nicola di Bari scavata nel tufo. Accanto l'eremo ristrutturato ed ampliato nel 1754 da Giuseppe d'Argouth, all'epoca capitano del Castello Aragonese, che sopravvisse all'attacco di soldati nemici facendo voto e ritirandosi insieme ai compagni d'armi qui, dove mori il 17 Agosto del 1778.
Si procede poi per il punto più alto, aspettando che il sole si tuffi e sparisca all'orizzonte.
Informazioni Utili:
Se volete anche voi scoprire il Monte Epomeo in Sella, non esitate a mettervi in contatto con Agostino, vi farà rivivere il Monte Epomeo e le tradizioni Ischitane.
Se volete anche voi scoprire il Monte Epomeo in Sella, non esitate a mettervi in contatto con Agostino, vi farà rivivere il Monte Epomeo e le tradizioni Ischitane.
Via Epomeo, 22
80070 Serrara Fontana (NA)
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