10/05/15

Cosa vedere nel comune di Ischia

Ischia non è solo il nome della più grande delle isole flegree, è anche il nome di uno dei 6 comuni in cui è diviso amministrativamente il territorio. Per inciso, il più importante dei comuni, quello che per primo si è aperto ai traffici commerciali e turistici con la terraferma grazie all’inaugurazione del porto borbonico nel 1854.

Sito sulla costa nord-orientale dell’isola, il comune di Ischia comprende i due nuclei principali di (Ischia) Ponte e (Ischia) Porto le contrade di San Domenico, San Michele, San Antuono e Campagnano.

E il tour alla scoperta delle cose da vedere nel comune di Ischia non può che partire da Ischia Ponte, una delle più significative testimonianze dell’architettura mediterranea, per secoli “cuore pulsante” della vita civile, politica ed economica dell’intera isola.

Da Ischia Ponte e dall’attiguo Castello Aragonese, la fortezza fatta erigere nel XV secolo da Alfonso il Magnanimo.

1. Ischia Ponte

Insieme a Marina Grande a Capri, alla Corricella a Procida e a Sant’Angelo a Serrara Fontana, l’antico “Borgo di Celsa” è un’altra splendida testimonianza di quel modo di costruire “sui generis” che è l’architettura mediterranea. Probabilmente la più importante tra quelle citate, dal momento che agli archi, alle superfetazioni e ai colori pastello delle facciate va aggiunto il contrasto alto/basso tra i palazzi nobiliari e le case dei pescatori.

Già, perchè Ischia Ponte per secoli è stato il centro abitato più importante dell’intera isola, soprattutto per la presenza della curia vescovile, assai influente – come sappiamo – negli affari civili e politici oltre che in quelli religiosi.

Cosa vedere nel comune di Ischia
Ma non è tutto perchè Ischia Ponte è una storica “enclave” di pescatori, una minoranza a cui però conviene affidarsi per cogliere l’essenza di un’isola che ha invece fama di essere “di terra”. Da vedere la piccola contrada della Mandra con le case basse a ridosso della spiaggia e i gozzi tirati fin quasi sulla strada, a due passi dall’uscio di casa.

I segni, i reperti e le testimonianze dell’arte marinaresca ischitana sono raccolti in un grazioso museo allestito nel settecentesco Palazzo dell’Orologio. Per saperne di più sul Museo del Mare leggi qui.

2. Castello Aragonese

La prima fondazione del Castello risale al 474 a.C. ad opera di Gerone I tiranno di Siracusa, cui i Cumani “regalarono” l’isola per il sostegno nella vittoriosa guerra contro i Tirreni. La forma attuale è invece opera di Alfonso V d’Aragona (1394 – 1458), al cui ingegno dobbiamo anche l’istmo che collega il Castello con il piazzale antistante.

La fortezza, che in molti punti richiama il più famoso Maschio Angioino di Napoli, per secoli è stato il centro abitato più importante dell’intera isola d’Ischia. All’interno dell’”Insula Minor” – come era chiamato nel Medioevo il Castello Aragonese – alla fine del ‘500 abitavano quasi 2.000 nuclei familiari che nelle mura di questa fortezza in mezzo al mare trovavano rifugio e protezione dai frequenti attacchi saraceni.

Cosa vedere nel comune di Ischia
Nel XIX secolo i Borbone adibirono la fortezza di Ischia a bagno penale. Sorte condivisa con il Castello di Terra Murata a Procida, con la differenza che il primo cessò di essere un penitenziario con l’Unità d’Italia, mentre il complesso di Terra Murata a Procida ha continuato a esserlo fino al 1988.
Dai primi del ‘900 il Castello Aragonese è proprietà privata, sede privilegiata di mostre e rassegne culturali le più varie. Ultima, in ordine di tempo, l’Ischia Film Festival che si svolge ogni anno a cavallo tra i mesi di giugno e luglio.

3. Cartaromana

Poco distante da Ischia Ponte c’è Cartaromana, uno dei quartieri residenziali più belli di Ischia e però importante anche dal punto di vista storico e naturalistico. A Cartaromana c’è la Torre dei Guevara, la torre costiera a protezione del Castello Aragonese nella quale recentemente sono stati restaurati alcuni dipinti della fine del ‘500.

Sempre a Cartaromana c’è una piccola spiaggia di ciottoli famosa per le polle di acqua calda termale che risale in superficie dal sottosuolo.

Cosa vedere nel comune di Ischia
Per non dire di Via Soronzano, una delle due strade di collegamento tra Cartaromana e Ischia Ponte. Nient’altro che una piccola strada, eppure in grado di regalare una prospettiva diversa di Ischia Ponte con il profilo del Castello e la cupola della Cattedrale a dominare lo sky line del borgo.
Tutti particolari che suggeriscono di fare una visita a Cartaromana dove ci si ferma volentieri ad aspettare l’alba e, più di recente, per scattare un “selfie” con lo sfondo del Castello Aragonese.

4. Via Roma e Corso Vittoria Colonna

Le vie dello shopping e del by night made in Ischia. Un vero e proprio “centro commerciale naturale” dove ci si può fermare a mangiare, gustare un gelato o proseguire per la Riva Destra, la parte più riparata del porto di Ischia dove d’estate attraccano megayachts provenienti da ogni parte del mondo.
Da vedere in zona le chiese Santa Maria delle Grazie in San Pietro e Santa Maria di Portosalvo. Quest’ultima, il primo monumento che il turista si trova di fronte appena sbarcato a Ischia  con l’aliscafo.

5. Campagnano

Campagnano è l’antico fondo agricolo della “nobiltà aenariana”, nonchè uno dei luoghi più panoramici dell’isola d’Ischia. Si tratta di un antico borgo rurale che conserva numerose tracce della civiltà contadina ischitana. A cominciare da Piano Liguori un villaggio abbandonato a quasi 300 metri sul livello del mare in grado di regalare agli escursionisti che vi si arrampicano scorci e paesaggi meravigliosi, con l’arcipelago flegreo a far da sfondo a ettari e ettari di vigneti coltivati a picco sul mare.

Restano fuori da questo sommario elenco, le spiagge, le pinete, il Palazzo Reale e tanti altri dettagli piccoli e grandi per i quali occorre venire più che scriverne e parlarne.

Ischia Vi aspetta!!!

08/05/15

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

Una settimana di itinerari di trekking tra sentieri, natura e panorami mozzafiato a picco sul mare.

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

Scoprire l’isola a piedi, secondo i ritmi lenti del viaggiare slow.

Programma escursioni dal 18.05 al 24.05.2015.

Bosco della Maddalena – Fiaiano, Lunedì 18 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

SERRARA – FONTANA, Martedì 19 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

PANZA: tra Storia e natura, Mercoledì 20 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

VATOLIERE – CAMPAGNANO, Giovedì 21 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

MONTE CORVO, Venerdì 22 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

FIAIANO – NITRODI, Sabato 23 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

DA SERRARA AL FANGO, Domenica 24 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

CELARIO MONTECITO CRATECA, Domenica 24 maggio 2015

Andar per sentieri – Ischia, III Edizione

La prenotazione è obbligatoria.

Informazioni

Pro Loco Panza
Phone +39 081 908436
Mobile +39 3496125250
Mobile +39 3347995571
info@andarpersentieri.com
www.andarpersentieri.com

06/05/15

Cosa vedere a Lacco Ameno

Lacco Ameno è il comune più “piccolo” per estensione dell’isola d’Ischia ma, di sicuro, è il più “grande” e importante da un punto di vista storico. Dallo sbarco di Calcidesi ed Eretriesi nell’VIII sec. a. C. fino agli investimenti realizzati dal commendatore Angelo Rizzoli negli anni ‘50 del secolo scorso, quasi tutti i fatti storici più rilevanti che hanno riguardato Ischia nei secoli sono passati da questo comune della costa settentrionale dell’isola. È inevitabile, perciò, che la “storia” permei il racconto delle cose da vedere a Lacco Ameno, che di seguito passiamo brevemente in rassegna:

Cosa vedere a Lacco Ameno

1. Parco Idrotermale e Botanico Negombo

Il Negombo è un parco botanico e idrotermale incastonato nella baia di San Montano. L’area, circa 9 ettari, fu acquistata alla fine degli anni ‘40 dal Duca Luigi Silvestro Camerini, nobile antifascista veneto che si innamorò di questo angolo di costa ischitana scorgendone la somiglianza con la laguna della città di Negombo (Mīgamuva in cingalese) nello Sri Lanka.
Il parco però è stato realizzato dal figlio Paolo Fulceri Camerini che, con l’aiuto determinante del famoso paesaggista Ermanno Casasco, ha trasformato i 90.000 metri della baia in uno dei luoghi più incantevoli di Ischia e del Mediterraneo.

Cosa vedere a Lacco Ameno
Per maggiori informazione sugli orari e tariffe del Negombo leggi qui

2. Museo archeologico di Pithecusae

Se siete interessati ad approfondire la millenaria storia della prima colonia della Magna Grecia, non si può fare a meno di visitare il Museo di Pithecusae. All’interno di quella Villa Arbusto che fu residenza privata del commendatore Angelo Rizzoli c’è, infatti, uno dei musei archeologici più importanti della Campania, tra i pochi a vantare un percorso ceramico che va dalla preistoria fino all’epoca greco-romana. Poi c’è la Coppa di Nestore, il reperto che ha costretto gli archeologi di tutto il mondo a ridiscutere origine e finalità dell’alfabeto greco. Da vedere!

Cosa vedere a Lacco Ameno
Per maggiori informazioni sul Museo di Villa Arbusto leggi qui

3. Chiesa di Santa Restituta

Lacco Ameno non è soltanto la prima colonia della Magna Grecia, è anche uno dei più antichi insediamenti cristiani, come dimostra la scoperta di un cimitero paleo-cristiano (insieme ad altri reperti di età greca) sotto il sagrato della chiesa. Chiesa che a detta di molti è la più bella dell’isola d’Ischia, agli antipodi – per avere un termine di paragone – con le linee semplici e mediterranee del Soccorso a Forio

La basilica pontificia di Santa Restituta si trova al termine del Corso Angelo Rizzoli e rispetta i seguenti orari per le s.s. messe domenicali:
Orari invernali delle messe
Feriali 18.00
Festivi 11.00 – 18.00
Orari estivi delle messe
Domenica 11.00 – 19.30

Ogni anno, il 16 maggio, la leggenda di Santa Restituta rivive sulla spiaggia di San Montano. Nel primo dei tre giorni (16-17-18 maggio) di festeggiamenti dedicati alla patrona di Lacco Ameno, viene rappresentato, sul far della sera, lo sbarco del corpo esanime di questa giovane tunisina perseguitata e uccisa dai romani per la sua incrollabile fede cristiana. Leggenda vuole che al momento dell’approdo sulla spiaggia, migliaia di gigli bianchi nacquero spontaneamente per accudire la salma della giovane donna. Da allora il giglio è il fiore associato alla venerazione di Santa Restituta, come pure ricordato in una celebre poesia dello scrittore francese Alphonse De Lamartine.

4. Il Fungo

Il Fungo è la cartolina di Lacco Ameno. Si tratta di un mega blocco di tufo che sorge maestoso dal mare a pochi metri dalla riva. Si trova proprio all’inizio del corso Angelo Rizzoli ed è una delle numerose testimonianze della natura vulcanica dell’isola d’Ischia come, del resto, lo sono gli Scogli Innamorati a Forio e quelli di Sant’Anna nella baia di Cartaromana a Ischia.
Ideale come sfondo per un selfie oggi tanto di moda. :)

Cosa vedere a Lacco Ameno

5. Sentiero dell’Allume

Da Crateca, località della parte alta di Lacco Ameno, parte uno dei sentieri escursionistici più belli dell’isola d’Ischia, tra gli 8 mappati sul territorio dal Club Alpino Italiano (sentiero CAI 502). Un percorso che ripercorre luoghi di elevato interesse storico, oltre che naturalistico, alla scoperta delle zone montuose da cui anticamente veniva estratta l’alunite e, in tempi più recenti, il fango per le cure termali. L’escursione termina a Casamicciola e regala alcuni degli scorci panoramici più belli dell’isola d’Ischia.

Insomma, Lacco Ameno è tappa imperdibile per chi vuole approfondire la storia dell’isola d’Ischia. Non solo la storia antica, anche quella contemporanea come a tutt’oggi testimonia l’Hotel della Regina Isabella, primo e più importante investimento alberghiero di Angelo Rizzoli, l’artefice della rinascita turistica dell’isola. Se oggi Lacco Ameno è una ridente cittadina con una alta concentrazione di hotel 4 e 5 stelle lo si deve a un uomo e a una stagione (gli anni ‘50 del ‘900) che hanno fatto la “Storia” (quella maiuscola) della più grande delle isole partenopee.

Ischia Vi aspetta!!!

04/05/15

Ischia: qui la primavera è d’oro

In primavera a Ischia gli appuntamenti sono davvero tanti. La primavera inizia con gli eventi pasquali. Ma, poi, a maggio la festa continua: c’è, appunto, la Festa di Santa Restituta; c’è Ipomea, la mostra-mercato di piante rare che si svolge al Negombo; c’è Andar per Sentieri, evento gemello dell’altro che si svolge a settembre, Andar per Cantine. Last but not least, Ischia Sunset Triathlon, spettacolare gara di triathlon sprint che si disputa a fine maggio sul lungomare di Forio.

Ischia: qui la primavera è d’oro
L’elenco potrebbe continuare includendo, solo per dirne due, la Festa della Ginestra a Piano San Paolo, e la Festa di San Vito Martire, patrono di Forio; ma non è – solo – questo il punto. Indipendentemente dagli eventi e dalle tradizioni popolari, i mesi primaverili sono senza dubbio i più indicati per un viaggio a Ischia.

Già, perchè se l’estate è la stagione di chi va in vacanza, la primavera, invece, è la stagione di chi ama viaggiare. Le giornate si allungano, il clima è gradevole, i parchi termali sono aperti, le spiagge non sono affollate.

Ischia: qui la primavera è d’oro
Insomma, è un’isola davvero inaspettata quella che appare agli occhi dei turisti durante i mesi primaverili. Sarà per la contemporanea fioritura di molte specie della sua straordinaria macchia mediterranea; sarà per le maggiori ore di luce, ma è un fatto che i colori di Ischia da marzo a giugno vivificano ogni giorno di più.

Inoltre, ci sono le isole vicine: Procida e Capri. Del resto visitare Ischia significa visitare il golfo di Napoli, e allora perchè lasciarsi sfuggire l’opportunità di conoscere le altre isole del golfo più bello del mondo? Un modo, questo, per approfondire la diversità di queste tre “sorelle” così vicine eppur lontanissime per vocazione turistica, paesaggio e storia.

Ischia: qui la primavera è d’oro

Perciò, se state pensando a un weekend, o meglio ancora al viaggio da fare, ma non avete ancora bene in mente la destinazione, scegliete Ischia. Non rimarrete delusi.

Ischia: qui la primavera è d’oro


Vi aspettiamo!

02/05/15

Coniglio all'Ischitana

Sarà senz'altro strano, ma e' cosi': il piatto ischitano piu' classico non è una pietanza a base di pesce, bensì il coniglio. Il sugo è l'ideale per condire la pasta (la ricetta classica prevede i bucatini!), completata con prezzemolo (o basilico) e abbondante parmigiano grattugiato al momento.

Il coniglio è ancora oggi la specialità gastronomica locale e la domenica è sulle tavole di molte famiglie. E' stato sempre il piatto D.O.C. della tradizione gastronomica di Ischia. Il segreto di tanto successo, il cui profumo inconfondibile si diffonde nell'aria, è da ricercare in due arnesi "indispensabili"tegame di terracotta ("'u tiano") e cucina a legna, cose che in qualche casa di campagna, ancora oggi, è possibile trovare.

Coniglio all'Ischitana

Il coniglio selvatico era un tempo l'animale più diffuso sull'Isola. Il D'Ascia dice che "l'isola ne era infestata quando la colonia dei Siciliani venne a popolarli", verso il 47Oa.C. Due erano le specie: il coniglio leporino (con caratteri simili a quelli della lepre) e il coniglio sorcigno (con caratteri simili a quelli del sorcio). I sovrani aragonesi e i marchesi del Vasto spesso andavano a caccia di conigli leporini. Oggi il coniglio non è più tanto selvatico e molte famiglie che abitano in campagna amano allevarlo in gabbia. Ma un tempo si allevava in un fosso scavato in un terreno a circa due metri di profondità. Lì i conigli crescevano e si moltiplicavano.

Bucatini al sugo di coniglio all'Ischitana
Quando il contadino gettava l'erba nel fosso, i conigli uscivano dalla tana per mangiarla ed egli, seminascosto, li contava, perché in pochi mesi il fosso si riempiva di conigli di varia grandezza e colore. Per catturarli bisognava chiudere la tana e ciò avveniva di notte sfruttando il chiarore della luna: si fissavano due paletti lateralmente alla tana, poi veniva fatta scivolare silenziosamente una tavola che, trattenuta dai paletti, ostruiva la tana. Il contadino allora scendeva nel fosso per mezzo di una scala, prendeva i conigli che gli erano necessari per il pranzo e li affidava alla padrona che li cucinava con cura

Coniglio all'Ischitana
Dove mangiare il coniglio all'Ischitana

Bracconiere  - Via Falanga, 1, 80070 Serrara Fontana, Isola d'Ischia, Italia
Ristorante Bellavista - Via Montecorvo 75, 80075 Forio, Isola d'Ischia, Italia
Il Focolare - Via Cretaio, Casamicciola Terme, Isola d'Ischia, Italia