28/05/18

10 curiosità sull'isola d'Ischia

L'Epomeo non è un vulcano

L'Epomeo non è un vulcano, ma un blocco inclinato di tufo verde, esito di un millenario processo di innalzamento di materiale piroclastico noto come "risorgenza calderica". In pratica, a creare il monte sarebbe stata la spinta verticale di una camera magmatica sottomarina peraltro ancora attiva. Il primo a formulare questa teoria, nota come teoria dell'horst, fu il geologo svizzero Alfred Rittman (1893 - 1980), padre della vulcanologia moderna a cui, da tanti anni, è intitolata una piazzetta nei pressi dell'ex carcere di Punta Molino nel comune di Ischia. Perciò, se pensate che da qualche parte, sull'Epomeo, ci sia un cono vulcanico verticale come sul Vesuvio e l'Etna, rimarrete delusi. Ciò non toglie che il gigante buono dell'isola d'Ischia regali molti altri spunti, dai mille panorami fino alla caratteristica pietra verde locale.

10 curiosità sull'isola d'Ischia

Isola Verde

Molti pensano che "Isola Verde", l'altro appellativo con cui Ischia è conosciuta nel mondo, sia un riferimento alla straripante vegetazione del territorio. Sbagliato. Verde, è la pietra di tufo locale e, secondo gran parte della comunità scientifica, la particolare colorazione è dovuta all'ingressione marina a seguito dello sprofondamento, e successivo innalzamento, della camera magmatica cui si è accennato sopra. Del resto, la piantumazione delle pinete di Ischia risale alla seconda metà del XIX secolo; mentre quelle di Barano e Casamicciola addirittura agli anni '30 e '50 del secolo scorso. A sostegno di quest'interpretazione, inoltre, due grandi scrittori del passato, Norman Douglas e Truman Capote, d'accordo nel descrivere Ischia come un'isola pietrosa, molto simile alla Grecia. I due scrittori trascorsero lunghi soggiorni sull'isola, rispettivamente nel 1931 (Douglas) e nel 1949 (Capote), prima appunto che venissero completate le pinete di Fiaiano e della Maddalena che sono, insieme al bosco di castagni della Falanga, i polmoni verdi più importanti dell'isola d'Ischia.

Fosse della neve

Fino agli anni venti del secolo scorso, la neve e la grandine cadute durante i mesi invernali venivano raccolte e ammassate in profonde buche rivestite all'interno con la caratteristica pietra verde locale. Ciascuno strato, fino al perimetro della buca, veniva di volta in volta coperto con fogliame e tronchi d'albero in modo da agevolare la successiva trasformazione in ghiaccio del materiale raccolto nel corso del tempo. Ghiaccio che serviva, chiaramente, nei mesi estivi per raffreddare l'acqua e il vino, e per conservare un po' più a lungo gli alimenti. Un esempio mirabile, quello delle fosse della neve, della straordinaria capacità adattativa delle antiche maestranze agricole a una natura difficle ancorché generosa di frutti.

10 curiosità sull'isola d'Ischia
Il regno sotterraneo di Agharti

L'Epomeo, oltre che per gli aspetti geologici, è celebre per essere al centro di numerose storie. Tra queste, senza dubbio la più famosa, è la leggenda che vuole l'eremo di San Nicola una delle porte di ingresso per il centro della terra. Non mancano, a riguardo, cartografie liberamente ispirate alla "Teoria della Terra Cava", secondo cui, appunto, il centro della terra sarebbe abitato da una civiltà millenaria, gli Agharti, cui apparterrebbero anche i disco volanti periodicamente avvistati in giro per il mondo, Ischia compresa. Un racconto di fantascienza che però ha un seguito letterario internazionale e un ritorno turistico che tocca pure l'isola d'Ischia.

10 curiosità sull'isola d'Ischia

I fratelli Sanfilippo

L'apporto prezioso di potassio, unitamente all'ottima capacità drenante, sono due motivi per cui i terreni tufacei dell'isola d'Ischia sono, da sempre, indicati per la viticoltura. I pericoli erano - e tuttora sono - le numerose malattie della vite. Due in particolare, assai diffuse nella seconda metà dell'800: l'oidio, meglio conosciuto come mal bianco, e la filossera, vere e proprie calamità naturali per i vigneti dell'epoca. Almeno fino all'arrivo sull'isola, nel 1855, dei fratelli Sanfilippo che grazie al loro prodotto a base di zolfo risollevarono le sorti di un "fetido ed appassito Lazzaro quatriduano" secondo la definizione che lo storico locale Giuseppe D'Ascia diede del paesaggio del vino sull'isola d'Ischia nella seconda metà dell''800. In cambio, però, i tre fratelli provenienti dall'arcipelago delle Eolie, non ottennero dai vignaiuoli ischitani quanto pattuito prima del trattamento. Un'onta terribile che costò la morte di crepacuore a uno dei tre, in memoria del quale fu eretta un'edicola votiva in Via Nuova De' Conti a Ischia Porto.

10 curiosità sull'isola d'Ischia

L'anarchico Gino Lucetti

Sono tante le storie che hanno attraversato il '900 dell'isola d'Ischia. Ce n'è una, però, su cui finalmente si è tornati a discutere dopo anni di oblio, ed è la vicenda dell'anarchico Gino Lucetti da Carrara, morto sul porto d'Ischia il 17 settembre 1943 sotto i colpi di un violento bombardamento tedesco. Lucetti, che nel 1926 aveva attentato alla vita di Benito Mussolini nei pressi della breccia di Porta Pia in Roma, si trovava a Ischia dopo l'intervento alleato e l'armistizio firmato appena nove giorni prima (8 settembre 1943) di trovare la morte. Insieme a lui, il diciottenne Francesco Buono, desideroso di apprendere dalla viva voce del protagonista i momenti concitati del tentato omicidio del Duce e i successivi anni di prigionia sulla vicina isola di Santo Stefano. Purtroppo, però, le bombe tedesche non diedero scampo ai due, stroncando la giovane vita di Francesco Buono e il desiderio, invece, di farsene finalmente un'altra, dell'anarchico Lucetti.

Rachele Mussolini al confino

Dopo la II guerra mondiale, Rachele Guidi, vedova di Benito Mussolini, venne mandata al confino sull'isola d'Ischia, per la precisione a Forio, in una casa poco distante dal Torrione, la più grande delle torri saracene disseminate per il paese. Insieme a lei, i figli Romano, Vittorio e Annamaria, perfettamente inseriti nella vita libera e un po' selvaggia dei ragazzi del posto. Quasi 10 anni trascorsi all'ombra del Torrione senza grande clamore, eccezion fatta per un'intervista rilasciata al giornalista de "Il Messaggero" Bruno D'Agostini e per il ritratto pubblico - tuttavia edito molti anni dopo - che ne fece lo scrittore statunitense Truman Capote in vacanza sull'isola d'Ischia insieme al compagno Jack Dunphy. "La vedova del dittatore morto e tre dei suoi figli – scriveva l'autore di "Colazione da Tiffany" – vivono qui in una specie di esilio volontario, immagino. Non è difficile vedere la signora Mussolini che, in tutto simile alle donne dell’isola, vestita poveramente di nero, si trascina su per la salita, un po' piegata da una parte per il peso della borsa della spesa. Il suo viso non ha quasi espressione, ma una volta l’ho vista sorridere. Passava per il paese un uomo con un pappagallo che pescava pianeti della fortuna da un vaso di vetro, e la signora Mussolini, fermatasi a consultarlo, lesse il proprio futuro, mentre sulle labbra le si disegnava un sorriso appena accennato, leonardesco“.

10 curiosità sull'isola d'Ischia
L'isola dei morti di Arnold Böcklin

Per molti anni si è ritenuto che l'isolotto dipinto nel celebre "Die Toteninsel" di Arnold Böcklin (1827 - 1901) fosse l’isola di Pontikonissi (Isola dei topi), davanti la costa di Corfù, in Grecia. Qualcun altro sosteneva, invece, si trattasse dell'isola di San Giorgio a largo delle coste della Repubblica di Montenegro, nell'ex Jugoslavia; nessuno, però, prima dello scrittore e storico dell’arte Hans Holenweg aveva mai fatto cenno al Castello Aragonese come probabile fonte d'ispirazione per una delle opere più famose al mondo. Il parere di Holenweg non è uno tra i tanti, dal momento che questo studioso svizzero è il fondatore e curatore personale dell’archivio completo delle opere e della vita di Böcklin. Il giudizio, inoltre, muove dalla circostanza che l'artista nel 1879, l'anno precedente la prima delle 5 versioni del quadro, effettuò un periodo di cure termali sull'isola d'Ischia, soggiornando in una pensione dalle parti di Ischia Ponte. Da qui la familiarità con il maniero di Alfonso V d'Aragona, cui va aggiunta la consuetudine dei pescatori di Ischia Ponte di seppellire i propri morti in un piccolo cimitero adiacente la Torre Guevara a Cartaromana. Ambienti e scene che sarebbero poi stati trasferiti e reinterpretati su tela dando vita a un'opera dal fascino esoterico di cui si innamorò, tra gli altri, Adolph Hitler, il fuhrer del nazismo.

10 curiosità sull'isola d'Ischia
 La Pietra della Nave

Uno scoglio leggendario, addirittura, secondo lo storico Philippe Champault, la galea che Alcinoo, re dei Feaci, mise a disposizione di Ulisse nel viaggio di ritorno a Itaca. La nave, tuttavia, venne pietrificata da Poseidone furente per non esser riuscito a fermare l'eroe responsabile della morte del figlio, il ciclope Polifemo. Ovviamente, la collocazione sull'isola del racconto omerico parte dall'assunto, sposato dallo storico francese, secondo cui "Scheria" la terra dei mitici Feaci, fosse in realtà Ischia e non Corfù, come sostenuto dal connazionale Vittorio Berard.

10 curiosità sull'isola d'Ischia
Acidificazione del mare

Per anni Ischia ha rappresentato il confine climatico per le specie marine che abitano il Mediterraneo meridionale e quelle che, invece, di norma popolano il Mediterraneo settentrionale. Da qui un'importante serie di ricerche per monitorare migrazione, variazione e composizione delle specie presenti nel nostro mare; studi fondamentali, tra l'altro, per l'istituzione, nel 2007, dell'Area Marina Protetta Regno Di Nettuno. Negli ultimi tempi, tuttavia, si è aggiunto un altro interessantissimo ambito di studio: il sito subacqueo del Castello Aragonese è stato scelto, infatti, dalla comunità scientifica, come uno dei campi di studio del complesso fenomeno dell'acidificazione dei mari. Nel sito in questione sono presenti emissioni di biossido di carbonio (CO2), uno dei gas responsabili dell'“Effetto Serra”, e perciò lo studio dell'acidificazione dei mari può serivire da metro di valutazione per simulare gli effetti futuri di un'intensificazione del fenomeno nell'atmosfera terrestre.

10 curiosità sull'isola d'Ischia

26/05/18

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune

Ischia è un'isola capace di regalare esperienze insolite, fuori dal comune. Una caratteristica che la rende profondamente diversa da altre località, magari più glamour, ma in qualche modo prigioniere dei propri cliché. A Ischia no. Che si tratti di terme, mare, montagna, la possibilità di far qualcosa di diverso è maggiore che altrove. Perciò, se state programmando la vostra estate a Ischia, segnatevi queste "dritte". Non ve ne pentirete!

1 - Cavascura

Si fa presto a dire terme. Uno pensa agli hotel con Spa e centro benessere, a super accorsati parchi termali con piscine, giardini fioriti, ristoranti, reparto wellness e discesa a mare. E invece no. O meglio, non solo. A Ischia ci sono anche le terme di Cavascura, sicuramente più spartane rispetto al vicino Parco Aphrodite, e però assolutamente da provare per rendersi conto, da vicino, del miracolo della natura ischitana. Bisogna avventurarsi in un canyon alle spalle della spiaggia dei Maronti, lasciando che un piccolo ruscello d’acqua faccia da guida. Circa 300 metri e si arriva davanti a una sala termale all’aperto, probabilmente già nota ai Romani che sull'isola fondarono la piccola colonia di Aenaria. Nelle pareti di tufo che sovrastano la cava ci sono delle grotte in cui si riversa l'acqua termale che sgorga dalla montagna, e inoltre sono state realizzate piccole docce per lavare via le applicazioni a base di fanghi originatisi dal contatto dell’acqua termale con l’argilla. Ovviamente, per una completa "remise en forme", non poteva mancare la sauna naturale. Da non perdere!

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune 

2 - Scannella

Se avete bisogno di staccare la spina, segnatevi questo posto. Che poi, alla Scannella, il telefono davvero non prende e perciò "staccare la spina", in questo caso, è più che una metafora ben riuscita. Infatti, il piccolo hotel-ristorante sulla baia è stato inserito in una speciale classifica dei "luoghi del silenzio", attività - cioè - che fanno della tranquillità il loro business principale. Ci sono giorni in cui gli unici rumori di quest'insenatura, poco distante dal faro di Punta Imperatore, sono la risacca del mare e il canto dei gabbiani in volo. Goderne mentre si è immersi in una delle piscine ricavate negli scogli, o davanti a uno dei tanti piatti della tradizione marinara preparati dal ristorante, è un'esperienza da provare assolutamente. Alla Scannella si arriva, via terra, da un sentiero lastricato poco distante dall'Hotel St.Leonard, noto 4 Stelle di Panza, frazione del comune di Forio. Via mare, invece, da Sant'Angelo, con le lance della Cooperativa Battellieri di San Michele, patrono del borgo.

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune 

3 - Grotta del Mago (e il giro dell'isola via mare)

Le coste dell'isola d'Ischia sono disseminate di grotte e anfratti di tutte le dimensioni. Ce n'è una, però, che per bellezza e storia avrebbe meritato ben altra fama. Stiamo parlando della Grotta del Mago, che si trova tra le due baie di Cartaromana e Punta San Pancrazio, versante orientale dell'isola d'Ischia. Negli anni '30 del secolo scorso questa grotta - secondo la leggenda, abitata da un gigante dalla fluente barba bianca - fu al centro di un'accesa disputa tra chi ne sosteneva l'origine umana e chi, al contrario, quella naturale. Secondo i primi si trattava di un antichissimo tempio dove venivano officiati culti solari; viceversa, a detta dei secondi, non c'era alcun indizio che autorizzasse tale versione, a meno di non interpretare, erroneamente, le scalanature lungo le pareti della caverna come segni di attività dell'uomo. Fatto sta che questa grotta è uno dei posti più sbalorditivi dell'isola d'Ischia, ammirabile in canoa, a bordo di piccole imbarcazioni, o più comodamente dall'esterno effettuando il giro dell'isola d'Ischia via mare.

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune 

4 - Tramonto al Monte Epomeo

Sono tante le escursioni che si possono fare a Ischia. Ce n'è una, però, che per fascino, probabilmente, batte tutte le altre. È il tramonto sul Monte Epomeo, per assistere dai 789 metri della vetta al momento in cui il sole si tuffa in mare alle spalle della piccola isola di Ventotene. Diverse le guide e le associazioni che organizzano questa particolare escursione. Segnaliamo l'associazione Nemo e i ragazzi di Epomeo in sella

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune 

5 - Capri

Chi viene in vacanza a Ischia generalmente dedica una o più giornate alla classica "gita fuori porta". Del resto, Napoli, Procida e Capri sono tutte a poche miglia di navigazione, e perciò non approfondire, almeno un po', la conoscenza delle tante meraviglie del Golfo più bello del mondo sarebbe un vero peccato. Dovendo scegliere, suggeriamo Capri, specie d'estate quando i collegamenti diretti con Ischia sono frequenti. La Grotta Azzurra, la vista dei Faraglioni dal belvedere di Via Tragara, i Giardini di Augusto, la splendida Villa San Michele di Axel Munthe sono alcune delle bellezze che si possono ammirare in un giorno a Capri, una delle isole più famose al mondo a solo un'ora di aliscafo da Ischia.

Ischia: 5 esperienze fuori dal comune

24/05/18

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22/05/18

Ischia: qui la primavera è d’oro

In primavera a Ischia gli appuntamenti sono davvero tanti. La primavera inizia con gli eventi pasquali. Ma, poi, a maggio la festa continua: c’è, appunto, la Festa di Santa Restituta; c’è Ipomea, la mostra-mercato di piante rare che si svolge al Negombo; c’è Andar per Sentieri, evento gemello dell’altro che si svolge a settembre, Andar per Cantine. Last but not least, Ischia Sunset Triathlon, spettacolare gara di triathlon sprint che si disputa a fine maggio sul lungomare di Forio.

Ischia: qui la primavera è d’oro
L’elenco potrebbe continuare includendo, solo per dirne due, la Festa della Ginestra a Piano San Paolo, e la Festa di San Vito Martire, patrono di Forio; ma non è – solo – questo il punto. Indipendentemente dagli eventi e dalle tradizioni popolari, i mesi primaverili sono senza dubbio i più indicati per un viaggio a Ischia.

Già, perchè se l’estate è la stagione di chi va in vacanza, la primavera, invece, è la stagione di chi ama viaggiare. Le giornate si allungano, il clima è gradevole, i parchi termali sono aperti, le spiagge non sono affollate.

Ischia: qui la primavera è d’oro
Insomma, è un’isola davvero inaspettata quella che appare agli occhi dei turisti durante i mesi primaverili. Sarà per la contemporanea fioritura di molte specie della sua straordinaria macchia mediterranea; sarà per le maggiori ore di luce, ma è un fatto che i colori di Ischia da marzo a giugno vivificano ogni giorno di più.

Inoltre, ci sono le isole vicine: Procida e Capri. Del resto visitare Ischia significa visitare il golfo di Napoli, e allora perchè lasciarsi sfuggire l’opportunità di conoscere le altre isole del golfo più bello del mondo? Un modo, questo, per approfondire la diversità di queste tre “sorelle” così vicine eppur lontanissime per vocazione turistica, paesaggio e storia.

Ischia: qui la primavera è d’oro

Perciò, se state pensando a un weekend, o meglio ancora al viaggio da fare, ma non avete ancora bene in mente la destinazione, scegliete Ischia. Non rimarrete delusi.

Ischia: qui la primavera è d’oro


Vi aspettiamo!