Ischia non è solamente una località balneare, per cui se
desiderate anche altro da una vacanza, – oltre alla spiaggia e la
tintarella -, l’isola è il posto che fa per Voi. Di seguito alcuni
consigli pratici su come trascorrere una settimana di ferie sull’isola più
grande del Golfo di Napoli.
La prima cosa da fare è prenotare subito l’imbarco per il ritorno, tanto più se
il periodo scelto per la vacanza è in alta stagione. Ne va della tranquillità
del soggiorno e, soprattutto, del rientro. Quindi meglio sbrigare la faccenda
appena sbarcati.
Una settimana è un lasso di tempo sufficiente a conoscere
un’isola come Ischia, per cui il suggerimento, dopo essere arrivati a destinazione,
è non andare di fretta. Sta bene riposare un pò, o, meglio ancora, dare una
sbirciata al materiale informativo sull’isola.
Cose da fare a Ischia in una settimana |
Chiaramente, se vi interessa conoscere storia e radici
dell’isola d’Ischia occorre visitarne i luoghi della memoria come il Museo
di Pithecusa, all’interno della bellissima Villa Arbusto, nel comune
di Lacco Ameno e gli Scavi di Santa Restituta, sempre nella piccola
cittadina termale sul versante settentrionale dell’isola.
A cena si può tranquillamente optare per uno dei ristoranti
che si susseguono lungo il corso di Lacco Ameno, oppure va bene anche spostarsi
nella vicina spiaggia di San Francesco, a Forio. Ci sono una serie di
ristoranti sul mare che, oltre a essere molto romantici, propongono una cucina
marinara di buon livello.
Il secondo giorno è da dedicare al wellness. Non svegliatevi molto tardi e
filate dritti ai Giardini Poseidon di Forio. Ischia è famosa in tutto
il mondo per le sue terme, e questo parco termale, che si trova alla fine della baiadi Citara, è in assoluto tra i più belli e grandi d’Europa.
Cose da fare a Ischia in una settimana |
A cena, stavolta, bisogna provare la cucina di terra
dell’isola d’Ischia. Non si direbbe, trattandosi di un’isola, ma la gastronomia
di Ischia è più legata al suo retaggio agricolo che non al fatto di essere una
località di mare, anche se l’appunto non autorizza affatto a ritenere che non
si mangi del buon pesce, anzi. Tuttavia, la pietanza tipica della
gastronomia locale è sua maestà il coniglio.
Giorno 3
Dopo i Musei di Pithecusa e Santa Restituta, è la volta di visitare il
simbolo dell’isola d’Ischia, il Castello Aragonese.
Cose da fare a Ischia in una settimana |
Già solo il panorama, che va dalla penisola sorrentina fino
al golfo di Gaeta, vale la visita, anche se pure gli interni, interessati in
più parti da un’importante opera di ristrutturazione, meritano senz’altro
un’ispezione attenta.Terminata la visita al Castello, c’è l’antico borgo di
Ischia Ponte. Il consiglio è di rimanerci a pranzo, o al più tornarci a cena.
L’atmosfera è più raccolta rispetto ad altre località dell’isola e in più i
diversi ristoranti della zona propongono una cucina di buon livello.
In alternativa per la serata c’è il corso di Ischia
Porto, vero e propriocentro commerciale naturale, magari fino alla riva destra
del porto, tra ristoranti, piano bar, negozi tipici e boutiques con le migliori
firme del prêt-à-porter e dell’alta moda.
È tempo di rendere omaggio al Monte Epomeo. La vetta della montagna è
facilmente raggiungibile dalla piazza di Fontana (Serrara Fontana), l’ideale per gli amanti delle foto naturalistiche che
avranno certo di che sbizarrirsi davanti a uno sky lineche abbraccia le
isole di Capri e Ponza, Napoli, il Vesuvio, la penisola sorrentina. Fantascienza o no, guadagnare la vetta del monte simbolo
dell’isola d’Ischia ha, in qualche modo, un significato mistico, così come ce
l’hanno le due alternative abbinabili all’escursione.
Una volta ridiscesi infatti, il consiglio è quello di ritemprarsi nelle acque sorgive del parco termale naturale di Nitrodi (Barano d’Ischia), oppure nell’altra località, decisamente più spartana, di Sorgeto (Forio).
Sant’Angelo, conosciuta anche come la “piccola Capri” è un antico borgo di
pescatori che si trova nella parte meridionale dell’isola, nel comune di
Serrara Fontana. Insieme a Ischia Ponte e, per alcuni aspetti al Borgo di
Sant’Alessandro, è uno degli splendidi esempi di architettura mediterranea di cui
l’isola d’Ischia può menar vanto. Il borgo è idealmente diviso in due.
A valle ci sono la piazzetta e il porticciolo turistico con
tutto il corredo di boutiques, caffè e ristoranti. Nella parte alta,
comunemente chiamata “la Madonnella“, ci sono la Chiesa di San Michele
Arcangelo (patrono del borgo), un piccolo e assai suggestivo cimitero e
alcune delle strutture ricettive più importanti della zona; in
qualche caso, dell’intera isola.
Oltre che con la baia di Sorgeto, il servizio di
taxiboat fa spola anche con la vicina spiaggia dei Maronti (Barano),
dove vale la pena, dopo la visita del borgo, trascorrere la giornata.
Cose da fare a Ischia in una settimana |
Di ritorno dai Maronti e da Sant’Angelo, è sicuramente cosa
ben fatta una visita alla splendida Chiesa del Soccorso, a Forio.
Dall’ampio terrazzo che circonda la chiesa, capita di assistere, se fortunati,
al fenomeno ottico del raggio verde dovuto alla rifrazione della luce
solare da parte dell’atmosfera.
Dopo aver visitato il Soccorso, si può tranquillamente
rimanere a Forio, magari è l’occasione giusta per trascorrere una serata in uno
dei diversi pub che ci sono al centro e sul tratto di lungomare che costeggia
il porto. Del resto, anche le paninoteche sull’isola d’Ischia, hanno il loro
piatto/panino tipico: la zingara.
Dopo i Poseidon, è la volta del Negombo (Lacco Ameno) o anche del Parco
Castiglione (Casamicciola Terme). In realtà, in giro per l’isola ci sono
anche altri parchi termali, ma questi due, insieme ai Poseidon, hanno la fama
di essere una spanna sopra gli altri.
Dopo una giornata trascorsa in uno stabilimento termale,
buon senso vuole che per il resto della giornata non ci si dedichi a
nient’altro di faticoso. Si può trascorrere la serata ad acquistare i gadgets e
i souvenirs da portare a casa, oppure sedersi in qualche pizzeria. In ambo i
casi, il negozio di souvenirs piuttosto che la scelta della pizzeria, l’offerta
di Ischia è di primissimo livello! L’isola vanta una secolare tradizione
ceramistica, che non ha niente da invidiare a quella, più celebrata della
penisola sorrentina. È possibile unire l’utile e il dilettevole selezionando gli
acquisti e mangiando la pizza per i vicini e graziosi corsi di Lacco Ameno e
Casamicciola Terme.
Si torna a casa. Si consiglia di comunque godersi di una bella ultima giornata di mare. Ovviamente senza
allontanarsi molto da dove ci si trova, ché poi bisogna rientrare per
riprendere le proprie cose. Consultare un elenco completo delle spiaggedell’isola d’Ischia è di sicuro di qualche utilità.
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