Oggi vi presentiamo un monumento che farà parte integrante delle vostre vacanze se allogiate presso la nostra struttura, infatti per raggiungerci dovrete passarvi sotto :-)
L'Acquedotto, (detto "I Pilastri") nacque per
volontà del Cavaliere Orazio Tuttavilla nel 1580, al fine di portare l'acqua
dalla sorgente di Buceto ad Ischia Ponte (antico Borgo di Celsa) e coprire così
il fabbisogno idrico degli abitanti.
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I pilastri, l'Acquedotto di Ischia |
L'opera però non venne completata in tempi brevi ma passò
quasi un secolo, sino a quando, nel 1672, il Vescovo di Ischia, Girolamo Rocca,
decisa di proseguire i lavori, creando la attuale struttura.
Per sostenere i lavori, al popolo venne imposta una tassa
sui cereali, ma quando l'acqua arrivò fece dimenticare tutti i disagi.

I pilastri, l'Acquedotto di Ischia
Lo stesso Vescovo alla fine dei lavori affermo: "Queste acque si sono
ottenute con il sacrificio sul cibo: la sete, da buona maestra, ha insegnato a
sopportare la fame".
Oggi i Pilastri, costituiscono quasi una sorta di confine
tra il Comune di Ischia ed il Comune di Barano.
L'opera però non venne completata in tempi brevi ma passò
quasi un secolo, sino a quando, nel 1672, il Vescovo di Ischia, Girolamo Rocca,
decisa di proseguire i lavori, creando la attuale struttura.
Per sostenere i lavori, al popolo venne imposta una tassa
sui cereali, ma quando l'acqua arrivò fece dimenticare tutti i disagi.
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I pilastri, l'Acquedotto di Ischia |
Lo stesso Vescovo alla fine dei lavori affermo: "Queste acque si sono
ottenute con il sacrificio sul cibo: la sete, da buona maestra, ha insegnato a
sopportare la fame".
Oggi i Pilastri, costituiscono quasi una sorta di confine
tra il Comune di Ischia ed il Comune di Barano.
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