Sembrano provenire direttamente da un presepe napoletano; con i loro vestiti da montanari ed i loro visi ieratici. Già alle prime luci livide dell’alba sono in giro per borghi e case a suonare vecchie melodie religiose con strumenti ancora più antichi. Sono gli zampognari, vengono dalle regioni del profondo sud come la Calabria, dal Molise e dalle montagne dell’Abbruzzo, parlano di transumanza e di mestieri scomparsi e quando appaiono il Natale è vicino. Se siete in vacanza sull’isola di Ischia a Natale, avrete l’occasione di partecipare ad una delle più antiche tradizioni etniche del sud Italia: l’arrivo degli zampognari.
L’atmosfera che si respira per le strade profumate di caldarroste è riscaldata da queste musiche che parlano della venuta del Signore, “ Quann nascette ninno”, le Novene, musiche che emozionano per la loro arcaica semplicità, musiche che “portano bene”, che hanno un valore sacro e beneaugurate per le case che aprono loro le porte.
La musica di Natale ad Ischia viene da lontano: gli "zampognari" |
Gli zampognari sono in genere due: uno suona la zampogna, strumento simile ad una cornamusa, l'altro la ciaramella, strumento a fiato fatto di canne.
Già anticamente il loro arrivo in città coincideva con la festa dell' Immacolata; tutte le botteghe e tutte le case che esponevano un'immagine della Vergine ottenevano una melodia natalizia in cambio di un piccolo obolo.
La musica di Natale ad Ischia viene da lontano: gli "zampognari" |
Un cronista del 1840 annotò "cosiffatta serenata chiamasi anco l'albata".
Lo strumento musicale dal quale prendono il nome è la zampogna: costituita da canne sonore di legno inserite in una sacca di pelle di capra o di pecora.
La musica di Natale ad Ischia viene da lontano: gli "zampognari" |
L’otre si gonfia direttamente con il fiato del suonatore, pertanto il flusso d’aria non si può interrompere. Le canne, almeno due, sono utilizzate una per la melodia e l’altra di bordone, cioè come nota di accompagnamento.
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