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A Ischia si mangia, si beve e si fischia“. All’apparenza, questo proverbio coglie solo un aspetto tra quelli che concorrono all’
immaginario turistico dell’isola: la buona tavola. In realtà, il motto più famoso dell’
isola d’Ischia, assai diffuso negli
anni ’50 e ’60 del secolo scorso, è la rivendicazione di un preciso stile di vita di cui il cibo è sì elemento fondamentale, ma non l’unico. Gli altri sono il
mare e il sole. Un trittico che spiega perchè
Ischia da tanti anni è un’isola in cui è bello venire in
vacanza ma, ancora di più, tornare nuovamente dopo la prima volta.
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A Ischia si mangia, si beve e si fischia |
In quest’isola, la principale dell’
arcipelago flegreo, e seconda per grandezza solo all’Elba (Sicilia e Sardegna escluse), l’immaginario comune di una località turistica è compiuto: spiagge per tutte le esigenze;
boschi e pinete;
borghi marinari; antichi villaggi contadini e, soprattutto, tramonti infuocati. Specie quelli del versante occidentale dell’isola, da
Forio fino all’esclusivo borgo di
Sant’Angelo, nel comune di
Serrara Fontana.
Ad attendervi, appena sbarcati, capita di trovare ancora l’
Ape Calessino, il mitico “
tre ruote” della
Piaggio inventato proprio a Ischia. L’ideale per andare alla scoperta dei luoghi più belli in cui scattare foto.
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A Ischia si mangia, si beve e si fischia |
In alternativa, si fa per dire, (nulla vieta, infatti, di fare entrambe le cose) il giro dell’
isola via mare. La soluzione più indicata per apprezzare la varietà del paesaggio costiero dell’isola: relativamente più basso e meno frastagliato il versante settentrionale; alta e solcata da profondi canyon la costa sud.
Tornando al cibo, il suggerimento è approfondire al palato la “
doppia anima” dell’isola. A Ischia, infatti, la vocazione contadina del territorio convive felicemente con i tanti
piatti a base di pesce della tradizione partenopea. Il
consiglio, perciò, è non fermarsi al celebratissimo coniglio (in copertina). Dallo
spaghetto a vongole al pescato cosidetto “povero” ce n’è davvero per tutti i gusti… e le tasche. Senza ovviamente dimenticare il vino che insieme, appunto, all’allevamento del coniglio, è stato per secoli il “core business” degli ischitani; l’attività principale di sostentamento prima dell’avvento del turismo.
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A Ischia si mangia, si beve e si fischia |
Quanto al periodo in cui venire, ogni stagione ha il suo “perchè”:
– l’
inverno, da dedicare all’approfondimento dei
musei e dei
monumenti in giro per l’isola;
la
primavera, con gli
eventi sportivi, le
rassegne e le
tradizioni popolari;
l’
estate, va da sè, con il
mare, i
parchi termali e le altre mille occasioni di svago del periodo;
poseidon- l’
autunno, con il rito della
vendemmia, cesura tra la fine dell’
estate e l’anno nuovo alle porte.
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A Ischia si mangia, si beve e si fischia |
Insomma, sono talmente tanti i motivi per
visitare Ischia che inevitabilmente tocca ritornare per scoprirli tutti.
Vi aspettiamo!
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